"GIGLIO A SETTEMBRE"


Fresco giglio bagnato di brina,
Natura che sorprende, ad ogni mattina
Il tuo fascio abbagliante di luce, mi desta
E, ogni giorno che inizia è domenica, è festa.

E così mi regali la vita ogni giorno,
Ogni giorno che parto, ne aspetto il ritorno
Per veder il mio giglio, in mezzo all'aiuola,
Che emozione non trova una sola parola.

Un fiore necessita di acqua e di sole
Di una leggera brezza che sussurri parole
E ha bisogno di un'ape che gli renda omaggio
Dei suoi pensieri di fiore di maggio.

Ma forse non sei soltanto un fiore,
Sei albero, frutto, sei profumo e colore
E mi ritrovo stupito del cambiamento lieve,
Quando mi cambi il paesaggio, quando sei neve.

E diventi pioggia, e diventi cerbiatto,
Tu sei tutto in natura, io divento matto.
E se chiamarti natura fosse riduttivo?
Forse sei il mio sangue, ciò che mi rende vivo.

Forse sei una dolce, selvaggia collina,
Sei acqua che riluce su un lago, di mattina.
No, sei un giglio a settembre che è spuntato in giardino
Sei il mio fiore d'autunno, semplicemente divino.



(25/09/2013)

" SWALLACE NEL BOSCO "


Ero in mezzo ad un bosco con la mia attrezzatura,
ero calmo e temprato, non avevo paura.
non ricordo il percorso, non ricordo il cammino
ma, non troppo distante dal ciacolar del Ticino.

Appoggiai il treppiedi su di una radura
appoggiai il mio orgoglio su una visione futura,
immortalar finalmente il "momento elevato"
per far precedere a "fotografia", un articolo determinato.

Era questo il mio sogno, il mio sentirmi vivo,
alle prime ore di un bel sabato estivo,
a ricercar l'immagine, che lasci memoria
e che lanci Swallace a ricamar la storia.

"Che si ricordi di me e del mio far volitivo",
pensai cambiando il costoso obbiettivo
e, beandomi intanto non mi accorsi che intorno,
la natura stava già vivendo il suo giorno.

"Ah, quest'attimo sfugge in continuazione,
non sarò mai in grado di sfruttar l'occasione",
perchè è senza preavviso che arrivan gli istanti
e poi fuggono via, come segreti amanti.

E così mi accorsi che non è sufficiente
appostarsi per ore. A che serve? a niente!
e la sera, tornai nella mia residenza
con le occhiaie a segnare la mia sofferenza.

Ma non penso di arrendermi, ho l'attrezzatura!
il talento non manca e la mia scorza è dura,
e allora viaggio, per cercare lo sfondo,
e tu fai come Swallace, conquistati il mondo!

" ED E' TUTTO IN UNA LACRIMA "


Ed é tutto racchiuso in una lacrima,
Sacchetto della spesa dell'anima,
Cassaforte dell'emozione intensa,
Che rendi il cuore una dispensa,

E che ti scopri per un sentimento,
E rompi gli argini di quel momento,
Ed esondi sul viso, sei impudica,
Mi travolgi come se mi fossi nemica,

Non mi lasci il tempo, per cacciarti indietro,
Sei come una sasso che infrange il vetro
E adesso straripi sulla scorza dura,
E adesso guardandomi, si che ho paura!

Ma penso che il tuo scopo non sia questo,
Ma sia lo scontrino di un attimo o un gesto
Che dentro te, ne racchiude l'istante
E poi scivola via, come un latitante.

Sei l'essenza che bagna le nostre emozioni
Sei la carta sul tavolo, di cuori o bastoni,
Sei la pioggia che cade in un arso deserto,
Sei uno squarcio improvviso, in un cielo coperto

E prima o poi bagni tutti, di questo sei certa,
Ma piccola lacrima, io sto in allerta
E da me non cadrai, mia valente nemica,
E se già è successo, non pensar che lo dica,

Vorrei che restassi nel tuo buio profondo,
E specchiandomi vedo, quel che è Swallace e il suo mondo.

" COME UN PACCO POSTALE "


E anche quest’anno mi ritrovo solo
Che ancor la mia musa ha spiccato il suo volo
Mi si blocca il respiro per la nostalgia
Che il mio sorriso s’è portato via

Talvolta la rabbia mi invade dentro
Son come quel cerchio che ha perso il suo centro
Assomiglio alla barba che abitualmente porto
Abbandonato giardino, più che curato orto

Il mio volto è lo specchio delle mie emozioni
Ma sono problemi che tu non ti poni
Non t’importa di swallace dallo sguardo emaciato
Non t’importa di me, che mi sono ammalato

Ma non credere cara, non pensar che resista
E il mio aereo è in decollo già pronto in pista
Arrivo noioso come un pesante pacco
E chissà se ti becco…con le mani nel sacco.

" ORGOGLIO E PROTEZIONE "


E' l'odore intenso di erba fresca,
profumi che salgon grazie a l'auretta
di rose, basilico e di una pesca,
di terra bagnata e di violetta.

E cammina gaio, a passi lenti
allunga il collo e si guarda intorno,
trifoglio forse, d'azzannar coi denti
nel giardinetto a mezzogiorno.

Sotto lo scudo si sente protetto
nel suo piccolo spazio a evitar l'imprevisto,
che se potesse, avrebbe un elmetto
per ripararsi e non essere visto.

Orgoglioso, si atteggia, si vede elegante
nella divisa verde si sente più fiero
e pilota i suoi passi con fare errante
solcando il solito, vecchio sentiero.

Si confronta saggio con gli altri animali
è l'evoluzione dei dinosauri
si sente sicuro,  non ha certo eguali
e se avesse un nome, sarebbe....

" LO SCODINZOLIO SMARRITO "

 

Li' sulle spiagge elleniche, la giunonica donna
a fiatar soffi di vento di mare
che nel frizzante impeto, solea alzar la gonna
per guadagnar occhiate, (a dire il vero avare)...

Al cenar guaiva in solitudine il cane,
parea richiamar la sua padrona,
la coda bassa e un desio immane
di planar sull'isola, dalla sua icona.

E alla fin s'arrende la ragazza robusta
stanca di udire il fastidioso latrato,
e da una mano un giogo e dall'altra la frusta
ne attende l'arrivo consegnandosi al fato.

Gli usignoli canteran piu' nella sua foresta
ne' daran piu' soddisfazione ai suoi miopi occhi,
i bisogni del can ne' cadenzeran le gesta
che per scodinzolar, basteran due tocchi

E cosi', si ritorna all' abitual dimora,
sulla via del ritorno, anche se un poco duole!
e mi par di scorger proprio ora...
il piccolin meticcio e l'antonelliana mole!!

" OLIMPIADI DI ERLANGEN "


E oggi si parte. Scommesse aperte!
Puntate il grano su vittorie certe
e siate accorti e non abbiate fretta
piu' puntate facile piu' e' esigua la fetta!

Il vostro denaro, non buttate via
scommettendo sul bernie per la "fotografia"!
Se puntate su suolli per amicizia
e' dato a 1 e 20 per la corsa "a sporcizia"!

Di puntate da fare, ce ne sono miriadi,
ad Erlangen iniziano le annuali olimpiadi,
dateci dentro e date di gomito
ma il favorito son io, per la medaglia "vomito".

Per la gara "caduta nella piscia altrui"
sara' aurelio il vincente, ancora lui!
mentre il gigi e' di nuovo il favorito
a vincere l'oro per il premio piu' ambito.

e litro su litro vincera' in scioltezza
e per noi altri il gusto, sara' di amarezza
gusto che sa' di un'altra sconfitta
anche per magnussen della "pvuemiata ditta"!

la gara "a zozzine" o "magila rosa"
sara' per il goscia la piu' ambiziosa,
ma caro "freccetta" il matteo ti punta
attento a lui, magari la spunta!

Comunque sia, puntate forte
e se il denaro perdete per cattiva sorte
pagate i debiti senza fretta
facendo per strada qualche marchetta!

" COME UN PICCOLO SWALLACE NEL MONDO "

 

Cammina e cammina come il piccolo Bernie
e scrivi memorie e riempi quaderni
se vuoi, fai crescere la barbetta
cosi' gli assomigli, in maniera perfetta.

E si, sono Swallace col mio pensiero
col naso importante, cammino fiero
passeggio leggero nella natura
quella selvaggia, dove l'aria e' pura.

Il mio avverbio e':  "prossimamente"
io bado al futuro non al presente
il passato e' una via senza ritorno
vorrei ma non vivo "giorno per giorno".

Cammino e cammino, io sono Bernie
istantanei momenti di freddi inverni
fotografie di immagini che danno emozioni
che vivon tutt'ora delle mie passioni.

Passioni mie, vivete giornate
che rendan speciale la novella estate,
e che queste giornate sian di colori
di colori caldi e che scaldino i cuori.

E se quel che invidi di Bernie e' lo stile,
percorri la strada senza essere vile
e gusta la vita nel suo senso profondo
se vuoi essere un piccolo Swallace nel mondo.

" COME UN PICCOLO SWALLACE NEL MONDO II "


Non c’è mai età per un bivio inatteso,
Prendi una strada un po’ incerto e teso,
A volte pensi sia quella sbagliata,
Ma non sei Pinocchio e non c’è la fata
Che può indirizzarti con consigli sinceri,
Sulla via giusta, per evitarti pensieri.

Alla fine il consiglio te lo da’ il tuo istinto,
E se scegli un cammino , non ti dai per vinto,
Con tenacia ardore passione e dolore,
Con brividi freddi e spesso sudore
Lotti coerente per i tuoi valori,
E capisci che spesso dal coro sei fuori.

E ti crei da solo la tua ideologia,
Che sia differente, e la si chiami utopia,
Questa vecchia forma di non far parte del gregge
Perché per te stesso, tu sei la Legge!
E se qualcuno è quadrato, beh, tu sei rotondo
E sarai come un piccolo Swallace nel mondo.

Frrrr

" GATTO "


Tu che adesso critichi i tuoiamici,
tu che forse hai ragione quando dici
che il tempo di andare a ballare e' passato
e che quel abbiam dato, abbiam dato.

Tu che adesso ci deridi, ma non ci dai una soluzione
tu, che ci guardi dall'alto (visto la tua posizione)
perche' il tuo futuro l'hai creato e l'hai trovato
certo per te e' facile dire agli altri: "sfigato"

Per te c'e' invidia e per te speriamo
che la fortuna ti assisti e porga la mano
e che a te mai succeda 'sta situazione
di trovarti al gattaccio a fare il coglione!

e allora gioacchino, dai niente sermone,
niente pieta', ma comprensione
per chi come noi non cerca la gloria,
ma quel sogno utopico di avere una storia.

Ma una storia futura, non una passata,
ed eccoci al gatto a cercare la fata
sappiam che la disco non e' il posto adatto
ma a volte ci basta anche solo un contatto.

Percio', che la notte almen ci diverta
e che la via della speranza ci resti aperta,
e via di tavoli, cocktails e frutta
e che sia una sera da godere tutta

Mostrate o donne le balconate
cosi' passiamo liete serate
e fate poesia dei vostri sederi
e che quei momenti sian dolci pensieri

E via che si beve un altro mojto
pero' che notte, mi son divertito
e il magnun memorizza sul telefonino
il numero di quella col viso carino.

Tanto alla fine la bionda ci pacca
e mentre mangiamo la chiamiamo vacca
e mentre torniam c'e' chi dorme e chi sbocca
e chi fa un rutto e lo degusta in bocca.

Caro cugino dal far giudicante
lasciaci almeno la notte errante
e tu che dall'alto ci dai dei "coglioni"
proponi consigli o almen soluzioni!

Attori del che interpretano i racconti:
Vitello dai piedi tonnati: Magnunssen
Vitello dai piedi di cobalto: Matteo
Vitello dai piedi di spugna: Alvaro
Vitello dai piedi di balsa: Suollas
Orsetto ricchione: Maury